«Le femmine ci mandano alla guerra»

(Un frammento da La resa del Giappone)

Nessuno vuole mai il disastro e tutto sembra impossibile finché non accade. Così per noi, così per Robert Oppenheimer mentre lavorava al Progetto Manhattan. Arjuna l’incompreso è il guerriero che nella Baghavad-Gītā viene spronato a combattere in quanto (III, 35) è «meglio il nostro dovere, benché imperfetto, che il dovere altrui ben adempiuto».


«Le femmine ci mandano alla guerra»
Ulisse sulla spiaggia fa lo scemo
«qui nessuno ha l’animo del martire»
ma i generali ascoltano le femmine e gli uccelli
«è Babilonia, questa, è Babilonia mentre cade».
Le voci si rincorrono e nessuno,
mai nessuno aspetta o chiede la devastazione,
il sole nero, la polvere che oscura e aggrava –
santa polvere, polvere santa che prosciughi gli occhi

«non si addicono le lacrime a un guerriero».

Ma i generali ascoltano le femmine e Sansone –
«è metafisica, non brama di sterminio»
Arjuna l’incompreso sta in un angolo,
la danza dei tre canti è distruzione è morte è perdizione.

(© Daniele Gigli, 2022 – Condivisione autorizzata a fini non commerciali citando la fonte)